
Un campo di aviazione spesso non è altro che un appezzamento di terreno sottratto all’agricoltura, spianato anche solo alla bell’e meglio, di dimensioni sufficienti per ospitare decollo e atterraggio di piccoli e medi aeromobili: possiamo pensarla come la versione rustica di un aeroporto.
Una storia gloriosa
Utilizzati spesso in passato, oltre che per esigenze militari, anche per chi avesse difficoltà in volo per avarie dovendo riparare rapidamente a terra in modo sicuro, dal dopoguerra a oggi i campi d’aviazione sono diventati prevalentemente piste per aeroclub amatoriali che ospitano dal deltaplano a motore al parapendio ai piccoli monomotore a elica fino ai più grandi bimotori e, in alcuni casi, laddove le dimensioni della pista lo consentano, anche piccoli e medi aerei a reazione.
Una delle attività svolte in questi aeroclub è la scuola di volo, accessibile a tutti gli appassionati che desiderino cimentarsi con piccoli velivoli o con deltaplani e ultraleggeri. Un capitolo a parte va riservato per quelle strutture dove si pratica il volo a vela, affascinante disciplina che fa del volo planato una vera arte.
Vedere il decollo di un aliante è sempre coinvolgente: attendere una volta in volo il momento del distacco del cavo di traino dà ogni volta un’emozione fortissima e ci si meraviglia ogni volta del “miracolo” che tiene sospeso da terra un mezzo di questo tipo.
Così si trascorrono minuti infiniti con il naso all’insù, seguendo le volute a spirale dell’aliante che va a caccia di correnti ascensionali, fino a quando, silenziosamente e con grazia assoluta lo stesso aliante torna a terra.
Da queste accessibili “rampe di lancio” spesso decollano anche aerei carichi di paracadutisti, pronti a lanciarsi da folli altitudini per provare il brivido della caduta libera e della planata assistita dai loro super tecnologici e sicuri paracadute: ancora emozioni, anche per chi assiste, anche se di natura diversa.