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I passatempi fra un volo e l’altro

Altrove sul nostro sito abbiamo parlato delle lounge più esclusive del pianeta. Bisogna ammetterlo, però: non tutti hanno la disponibilità economica o la voglia di attendere il prossimo volo in posti così esclusivi!

La realtà di viaggio, per la maggior parte di noi, è fatta di voli low cost e di attese che possono anche essere interminabili per via di coincidenze mancate o guasti improvvisi.

Cosa si può fare, allora, mentre si aspetta di partire… o di completare il proprio rientro a casa? In questo articolo, abbiamo raccolto alcune delle nostre idee (escludendo passatempi banali come la lettura!).

Videogiochi online, per ingannare la noia

 

La realtà aumentata è ormai consolidata e sono sempre di più le società che investono in questo ambito per creare giochi realmente immersivi. Allora, cosa ne pensate di trasformare il vostro gate in un campo da gioco?

Per i più tradizionalisti, ci sono migliaia di titoli tra i quali scegliere, ma chi volesse divertirsi in maniera… remunerativa, potrà scegliere di iscriversi a un portale di gioco per soldi fra i più solidi sulla scena, ormai pensati per funzionare anche dai dispositivi portatili come tablet o smartphone.

Se vi preoccupa la spesa per iscriversi, con lo Starcasino bonus offerto dall’omonima piattaforma sarà possibile rientrare subito dell’investimento!

A lezione di volo in attesa del check-in

E se si approfittasse dell’attesa per arricchirsi e imparare a volare? App come Volo Scuola o Scuola di Volo Academy sono popolari per un motivo: permettono davvero di capire le complessità affrontate dai piloti!

Il relax prima di tutto!

Non bisogna per forza trovarsi in un aeroporto esclusivo per concedersi una coccola: ormai anche i gate in economy class propongono trattamenti benessere, massaggi, addirittura tagli di capelli. E se le attese dovessero prolungarsi… è ora di prenotare una stanza in hotel. Accanto all’aeroporto, ovviamente!

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Cos’è un campo d’aviazione

Un campo di aviazione spesso non è altro che un appezzamento di terreno sottratto all’agricoltura, spianato anche solo alla bell’e meglio, di dimensioni sufficienti per ospitare decollo e atterraggio di piccoli e medi aeromobili: possiamo pensarla come la versione rustica di un aeroporto.

Una storia gloriosa

Utilizzati spesso in passato, oltre che per esigenze militari, anche per chi avesse difficoltà in volo per avarie dovendo riparare rapidamente a terra in modo sicuro, dal dopoguerra a oggi i campi d’aviazione sono diventati prevalentemente piste per aeroclub amatoriali che ospitano dal deltaplano a motore al parapendio ai piccoli monomotore a elica fino ai più grandi bimotori e, in alcuni casi, laddove le dimensioni della pista lo consentano, anche piccoli e medi aerei a reazione.

Una delle attività svolte in questi aeroclub è la scuola di volo, accessibile a tutti gli appassionati che desiderino cimentarsi con piccoli velivoli o con deltaplani e ultraleggeri. Un capitolo a parte va riservato per quelle strutture dove si pratica il volo a vela, affascinante disciplina che fa del volo planato una vera arte.

Vedere il decollo di un aliante è sempre coinvolgente: attendere una volta in volo il momento del distacco del cavo di traino dà ogni volta un’emozione fortissima e ci si meraviglia ogni volta del “miracolo” che tiene sospeso da terra un mezzo di questo tipo.

Così si trascorrono minuti infiniti con il naso all’insù, seguendo le volute a spirale dell’aliante che va a caccia di correnti ascensionali, fino a quando, silenziosamente e con grazia assoluta lo stesso aliante torna a terra.

Da queste accessibili “rampe di lancio” spesso decollano anche aerei carichi di paracadutisti, pronti a lanciarsi da folli altitudini per provare il brivido della caduta libera e della planata assistita dai loro super tecnologici e sicuri paracadute: ancora emozioni, anche per chi assiste, anche se di natura diversa.

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Dal sogno del volo alla realtà quotidiana

Da quando i fratelli Wright eseguirono il primo incerto volo con il loro biplano fatto di compensato e tela di cotone, con un motore che non raggiungeva la potenza di un moderno tosaerba, gli aeromobili hanno attraversato un’incredibile evoluzione.

Da sogno irraggiungibile a realtà quotidiana

Il trasporto aereo passeggeri e merci, spesso distinto per tipologia ed aerei impiegati, ha conosciuto fin dall’inizio di questo secolo uno sviluppo esponenziale che ha portato alla realizzazione di aerei sempre più grandi e di aeroporti adeguati alle esigenze moderne.

Lo sviluppo di aerei passeggeri che possono trasportare più di 500 persone e di aerei cargo che “ingoiano” decine di tonnellate di merci ha portato come conseguenza immediata alla realizzazione di piste di decollo e atterraggio molto più lunghe, solide e sicure di quelle del secolo scorso.

La frequenza di decolli ed atterraggi, separati l’uno dall’altro da una manciata di secondi oramai, ha costretto le strutture aeroportuali  a ingigantirsi, occupando centinaia di ettari per le sole piste e decine di ettari per hangar, zone di smistamento bagagli e merci, spazi per i viaggiatori, check-in e gate.

Meraviglie architettoniche

Oggi i grandi hub, collocati sempre a ridosso di capitali o di grandi città metropolitane, sono diventati vere e proprie Torri di Babele, dei concentrati di innovazione tecnologica a servizio di un’utenza che li affolla quotidianamente con numeri che vanno dalle migliaia alle decine di migliaia di persone al giorno.

Al loro interno accolgono la massa dei passeggeri in attesa di decollo veri e propri mega centri commerciali, dotati di aree ristorazione dove poter gustare cibi delle cucine del mondo, di aree relax quali spa e sale massaggi, di internet point ed, in alcuni casi, come a Singapore, da veri e propri giardini botanici.

Alla loro realizzazione hanno partecipato i migliori architetti al mondo, regalandoci spesso opere di squisita bellezza, monumenti alla creatività ed alla tradizione delle nazioni dove sono sorti.

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La mobilità aerea tra droni e velivoli autonomi

In questo articolo di approfondimento, passateci la battuta, vorremmo fare un “volo” panoramico sui nuovi mezzi di locomozione aerea.

Droni all’avanguardia

L’avvento dei droni, degli ibridi auto-aereo e il grande sviluppo dei sistemi elettronici di assistenza al volo, sia esso pilotato da remoto, autonomo o diretto, consente l’allargamento dell’utilizzo di questi nuovi strumenti a una platea di utenti ancora più grande.

Non passa giorno senza che i media ci offrano immagini, articoli e filmati su sistemi di consegna delle merci con piccoli droni a guida autonoma, operazioni militari eseguite con droni a guida remota, nuovi veicoli volanti che possono trasportare una o più persone decollando in verticale o trasformandosi da automobili in velivoli.

Tutto questo in un periodo di assoluta anarchia formativa e regolamentare, dove spesso chi manovra questi “oggetti volanti identificati e non” è un assoluto autodidatta, a volte prestato da altre esperienze di pilotaggio aereo ma spesso facente parte di coloro i quali non hanno neanche mai staccato i piedi da terra.

Alcune nazioni stanno provvedendo a una prima e parziale regolamentazione, sia a livello di titoli di accesso al pilotaggio, sia delle regole di volo di questi nuovi apparati.

Si pone l’esigenza di creare un sistema di preparazione assimilabile alle attuali scuole di volo che possa “laureare” i futuri piloti, garantendo a tutti noi che la loro perizia e attenzione alle norme e regole ci proteggano, senza dover passeggiare sempre col naso all’insù per fare attenzione a tutto ciò che ronza sopra di noi: non si tratta solo di paura di incidenti, ma anche di tutela della privacy.

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Viaggi spaziali, la nuova era del volo

Milioni di persone ogni anno affollano aeroporti, viaggiando da un continente all’altro in una maniera che un tempo sarebbe stata possibile solo via nave: è la nostra realtà quotidiana.

I viaggi aerei nel futuro

C’è un futuro non troppo lontano nel quale l’aereo non sarà, tuttavia, usato solo per viaggi internazionali o intercontinentali: merito delle società spaziali che competono per dominare la stratosfera.

I razzi di Elon Musk, Jeff Bezos e Richard Branson stanno rivoluzionando il concetto di volo spaziale, offrendo a tutti quelli che oggi possono pagare biglietti dai costi improponibili la possibilità di vedere il nostro pianeta dall’alto. E intanto si pensa già ai primi soggiorni attorno alla Terra!

Tutto questo porterà come conseguenza diretta alla realizzazione di nuove strutture aeroportuali specifiche, idonee ad accogliere questi space rocket  e, cosa ancor più importante, a ospitare gli aspiranti astronauti in attesa del loro imbarco (e al ritorno dal loro volo).

Il recente viaggio dell’arzillo Capitano Kirk, al secolo William Shatner, idolo di più di una generazione di appassionati di fantascienza grazie al suo ruolo in “Star Trek”, offre a tutti noi la speranza di poter far parte di un equipaggio lanciato in orbita un domani, senza per questo essere costretti a studiare come Samantha Cristoforetti & Co.

La prossima sfida commerciale, oltre alla costruzione di accoglienti hotel orbitanti, sarà la realizzazione dei cosiddetti spazioporti, per i quali vedremo all’opera i più grandi architetti ed ingegneri, i migliori designer, capaci di oscurare le bellezze delle migliori navi da crociera e dei mega aeroporti quali Beijing, Singapore o Dubai: i tre magnati dello spazio vogliono primeggiare anche e soprattutto in quei contesti.